I Rotary hanno donato un’attrezzatura oculistica di avanguardia “Green Laser System” alla Neonatologia ospedaliera dell’ospedale Sant’Anna della Città della Salute di Torino diretta dal dottor Daniele Farina. La consegna è avvenuta nel corso dell’iniziativa “Una luce per una nuova vita” fortemente voluta dal presidente del Rotary Club Torino 45° Parallelo, Angelica Crisafulli, insieme con i Club Rotariani di Biella, Ciriè, Valli di Lanzo, Settimo Torinese, Torino, Torino Nord, Torino Lagrange, Torino Sud e Torino Sudovest, oltre a un club estero e Banca Reale come partner esterno. L’apparecchiatura è costata circa 40mila euro.
Un’attrezzatura all’avanguardia che permetterà il trattamento con laser da parte dello specialista, oculista o oftalmologo delle forme di “Retinopatia del pretermine”, che richiedono il trattamento per evitare il rischio di distacco di retina e cecità. Tra le patologie che possono colpire i neonati pretermine, cioè quelli nati prima della 38esima settimana di gravidanza, vi è la “Retinopatia del prematuro”, una malattia vasoproliferativa rara della retina. L’incidenza della retinopatia del prematuro è in aumento a causa del numero crescente di neonati prematuri che sopravvivono fino all’infanzia, in particolare nei Paesi in via di sviluppo. Alcune stime sui neonati pretermine indicano valori superiori al 30%. In altri Paesi è invece responsabile del 10% delle cecità infantili. Solitamente il grado di prematurità correla con la gravità dei segni clinici: i neonati più piccoli più prematuri presentano i rischi maggiori.
Per questo viene raccomandato lo “screening” nei neonati nati prima della trentesima settimana di gestazione o con peso alla nascita inferiore a 1.500 grammi. La retinopatia del prematuro regredisce, in genere, spontaneamente nelle forme meno gravi, ma nel 4% circa dei nati con peso inferiore a 1,5 kg, progredisce, se non trattata, fino a determinare un distacco retinico e la perdita della vista entro due e fino a dodici mesi dopo il parto. La comunità scientifica prevede determinati trattamenti a seconda dello stadio della malattia: il “criotrattamento” della retina o utilizzo del laser sono consigliati per gli stadi iniziali, un intervento chirurgico con vitrectomia o chirurgia del distacco della retina, consigliato quando si manifestano gli ultimi stadi della retinopatia del pretermine, oppure, l’iniezione di un farmaco chiamato “bevacizumab” ma non privo di effetti collaterali potenzialmente molto dannosi.